L’opera grafica
Incidere una forma per Rollo era un modo altro di fare scultura che precedeva o seguiva la realizzazione tridimensionale. Per la quasi totalità delle opere, l’artista ha usato il metodo della calcografia, realizzando cioè una lastra matrice sagomata in alluminio o rame di almeno due millimetri di spessore e imprimendola, spesso anche senza inchiostrarla, sul foglio di carta. Ne ricavava così tre esemplari, uno in bianco, uno in nero e uno in tonalità sanguigna. Quando, attorno al 1982, si è avvicinato al colore nel marmo e nelle pietre, con l’incisione ha ricercato una verifica cromatica oltre che spaziale. Ha aggiunto morsure profonde, scavate anche con lo scalpello nella lastra matrice, per ottenere sulle stampe, quasi sempre copie uniche, la verosimiglianza del granito e un forte rilievo. I colori scelti erano il blu e gli azzurri del granito o del quarzo brasiliano, il verde della giada o del Verde Alpi, il giallo Siena. Cercava infatti una visualizzazione materica della forma-scultura.


1980, calcografia su carta giapponese, 70 x 100 cm, nero, 1/1
1980, calcografia su carta giapponese, 70 x 100 cm, giallo, nero, 1/1
1984, calcografia, 70 x 100 cm, nero-giallo Siena, 1/1
1984, calcografia, 70 x 100 cm, nero, giallo, arancione, 1/1
1984, calcografia, 70 x 100 cm, nero, giallo, arancione, 1/1
1986, acquaforte, 70 x 100 cm, verde, bianco, nero, 1/1
1988, acquaforte, 70 x 100 cm, rosso, p.d.a.
1988, calcografia, 70 x 100 cm, bianco, nero, 1/1
1990, acquaforte-incussione, 70 x 100 cm, rosso, blu, 1/1
1990, acquaforte, 70 x 100 cm, rosso, bianco, 1/1
1990, acquaforte, 70 x 100 cm, verde, blu, 1/1